Ancora una volta lo specialista in Malattie Infettive è chiamato ad affrontare sfide epocali per patologie che hanno implicazioni socio-sanitarie e ricadute notevolissime sull’assetto economico del Paese. E così l’infettivologo si è trovato al centro di una pandemia sostenuta dal SarsCoV2 la cui gestione presenta, ancora oggi, zone grigie ed elementi di incertezza, come si può ricavare anche dalle numerose pubblicazioni scientifiche sull’argomento, molto spesso contraddittorie e non sempre di buona qualità. Nel corso del Congresso Nazionale SITA, arrivato alla sua 12 edizione, non poteva mancare una ricca sessione dedicata al COVID-19 che di fatto apre la kermesse scientifica.
Ma un Congresso di Malattie Infettive non può non mettere la lente d’ingrandimento sugli argomenti tradizionalmente cari alla disciplina infettivologica con sessioni dedicate al ruolo del laboratorio nel sostegno al clinico infettivologo, infezioni da HIV ed Epatiti virali, ai nuovi antibiotici e il loro posizionamento nella gestione delle infezioni da germi MDR, alle infezioni minacciose per la vita, sulla gestione del paziente settico nel contesto infettivologico.
La faculty annovera relatori di assoluto prestigio internazionale e grande esperienza clinica che daranno un valore aggiunto ad un Congresso che tradizionalmente si propone come un appuntamento fortemente attrattivo per i cultori della infettivologia clinica.